Progetti conclusi
Progetto Fattoria di Zenneti

Occasione di lavoro e strumento di crescita - Zenneti, Tanzania

PROGETTO CONCLUSO

Filomondo ha contribuito con ca. 25.000 Euro
Il Progetto, concluso per quanto riguarda Filomondo, va comunque avanti con altri aiuti.
Eventuali contributi che ancora perverranno saranno consegnati al Responsabile del Progetto.

Missionari Passionisti
All’interno di questo grande progetto, noi di Filomondo abbiamo deciso di sostenere i lavori di realizzazione dei magazzini e del ricovero attrezzi. Il progetto prevede la costruzione di una spazio piuttosto grande, 2.400 mq., che si intende realizzare per fasi.

Offri quanto il tuo cuore ti suggerisce, l'entità del contributo è libera.

Luogo dell’intervento
Il progetto di sviluppo agricolo, avviato dai Missionari Passionisti, sorgerà presso il villaggio di Zenneti, villaggio di Zenneti a est del Tanzania, a 55 km da Tanga, in una zona collinare ai piedi dei Monti Usambara.  Il contesto sociale ed economico della zona è caratterizzato da un’economia di sussistenza. In zona operano delle grandi ditte che coltivano e lavorano l’agave, occupando gran parte del territorio coltivabile e dando lavoro ai contadini locali come braccianti giornalieri con un salario di circa un dollaro al giorno. I villaggi sono costituiti da abitazioni di fango e paglia. Mancano centri di aggregazione, animazione ed educazione per cui il clima della vita sociale è abbastanza basso. Le strutture educative ed assistenziali sono quelle essenziali assicurate dallo stato: scuola primaria e dispensario. Qualche progetto di sviluppo, scuole professionali e secondarie sono sorti vicino a Tanga, lontano circa 50 km da Zenneti.

Obiettivi del progetto
L’obiettivo del progetto agricolo - che comprenderà la coltivazione di cereali, l’allevamento di bovini la stalla con una trentina di mucchee la trasformazione del latte e delle farine – è quello di creare un contesto di cui il lavoro sia occasione di incontro e strumento di crescita. Gli interlocutori privilegiati sono i giovani, il futuro della società tanzaniana, e le donne, sulle quali grava il peso della conduzione della famiglia. Il progetto agricolo sarà per quanti verranno coinvolti nelle sue attività, un luogo di incontro, di formazione e di dialogo. Verranno offerti, oltre al lavoro, incontri settimanali di formazione professionale, di educazione sanitaria, alla vita familiare, di sensibilizzazione ai valori della giustizia e della solidarietà, per il sostegno di una cultura di pace.

La situazione attuale
Attualmente sono iniziate le operazioni di preparazione del terreno -pulitura e preparazione dello stesso attraverso disboscamento, aratura, realizzazione di strade interne, recinzioni- per la semina dei cereali.

La fattoria di Zenneti prevede inizialmente questi progetti:inizio dei lavori per i magazzini

  • Area magazzini e ricovero attrezzi
    A tutt’oggi sono presenti nella missione mezzi agricoli necessari alla lavorazione del terreno. Sono ricoverati in parte in una tettoia provvisoria, necessaria a dare un riparo temporaneo in attesa che sia completata la costruzione dei nuovi magazzini e del nuovo ricovero attrezzi.
    Tra qualche mese sarà pronto il primo raccolto è sarà importante avere un’area magazzino idonea ad ospitarlo al fine di poterlo poi lavorare o quant’altro.
    Attualmente sono in corso i lavori di realizzazione dei magazzini e del ricovero attrezzi. Il progetto prevede la costruzione di una spazio piuttosto grande, che si intende realizzare per fasi in relazione alle reali disponibilità economiche e in modo tale da avere degli spazi a magazzino pronti nel tempo più breve possibile. E’ stato redatto un progetto per la realizzazione  dei magazzini e del ricovero attrezzi. il grande magazzino visto dalla collina
  • Progetto stalla
    L’area allevamento vorrebbe prevedere una stalla per: 80 mucche da latte, vitelli e maschi da ingrasso. Il modello di stalla che si pensa perseguire è quello a stabulazione libera a corpi separati, alla stalla verrà annesso l’impianto per la produzione del biogas.
    Attualmente è stata realizzata una stalla con una struttura in legno e paglia per ospitare le 20 mucche da latte che nel frattempo si è riuscito ad acquistare.
    E’ stato redatto un progetto della struttura definitiva della stalla, ma prima di procedere alla costruzione, è necessario capire, attraverso un primo micro-progetto pilota quale mercato ha il latte in questa zona e come si può sviluppare.
  • Progetto pollaio
    Pollaio per ovaiole, polli da carne e riproduttori.
    Si prevedono un totale di 12 sale che ospitino circa 1000 polli o pulcini l’una, più due sale di circa 30 m l’una per gli incubatoi, la vaccinazione e l’inscatolamento dei pulcini. Attualmente è stata realizzato un pollaio stalla con una struttura in legno e paglia per l’allevamento dei polli che nel frattempo si è riuscito ad acquistare.

MISSIONARI PASSIONISTI
Organizzazione
La Congregazione Religiosa dei missionari Passionisti è una istituzione della Chiesa cattolica fondata da S.Paolo della Croce (Paolo Danei) in Italia nel XVIII secolo. La prima comunità fu costituita sul monte Argentario, al largo di Orbetello, in Toscana nel 1737 e le prime costituzioni approvate dalla S.Sede nel 1741. Negli anni seguenti la congregazione si propagò dapprima in Europa e poi nel resto del mondo. Oggi è presente in cinque continenti con circa 2300 componenti. Essa si dedica innanzitutto all’annuncio del Vangelo con la predicazione e l’insegnamento e, nei paesi in via di sviluppo anche con le opere di assistenza e sviluppo sociale, come dispensari, asili, scuole primarie e professionali, piccoli progetti idrici e agricoli.In Tanzania i Passionisti sono presenti dal 1934, nella regione di Dodoma Kondoa, e tuttora 21 missionari tra italiani ed africani operano in quattro villaggi della regione, più una casa di formazione nella regione di Arusha ed una significativa presenza a Dar Es Salaam.

Testimonianza Locale
La comunità locale, nella persona del sindaco di Tanga, ha espresso un parere molto favorevole affinché si realizzi questo progetto.


Referente in loco del progetto
Padre Roberto Dal Corso (Missionario in Tanzania)


 

 
Progetto Beka Borse di Studio

Un appoggio scolastico a studenti universitari - Villa Tunari  Cochabamba – Bolivia

Importo annuo 220,00 €uro per studente

Sostieni questo progetto

Con il mese di marzo 2007 si è concluso (perchè ormai autosufficiente) il progetto Apoyo Escolar da noi P. Mauro con alcuni studentisostenuto per 3 anni a favore di bambini con difficoltà scolari.
Ora, dall’incontro avuto con Padre Mauro Palamini, missionario a Villa Tunari, abbiamo raccolto la sua richiesta di collaborazione nel sostenere i ragazzi che terminate le scuole superiori, pur avendo le capacità, non possono proseguire gli studi per mancanza di mezzi economici.
La necessità maggiore in questo momento e in questo contesto sociale è certamente quella di far proseguire gli studi presso università locali onde garantire il progresso culturale e sociale.
La nostra collaborazione consiste nell'istituire "Borse di studio" contribuendo con metà del costo (circa 220 dollari annui).

 


 
Appoggio scolastico a Villa Tunari - Bolivia

Progetto: APOYO ESCOLAR “Un appoggio scolastico per bambini in difficoltà”

Un appoggio scolastico per bambini in difficoltàIl progetto ha una durata di 3 anni
Importo annuo 3.500,00 €uro
 
PROGETTO CONCLUSO

 Filomondo ha contribuito con 10.500,00 euro.

Con il mese di marzo 2007 si è concluso (perchè ormai autosufficiente) il progetto Apoyo Escolar da noi sostenuto per 3 anni a favore di bambini con difficoltà scolari.

Giugno 2005 - 1° anno di sostegno
Pubblichiamo la lettera e le fotografie ricevute da Padre Mauro con i ringraziamenti a tutti quanti hanno contribuito e sostenuto il progetto.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Luogo dell’intervento
La parrocchia di Villa Tunari (Bolivia) appartiene alla diocesi di Cochabamba, è costituita da due centri popolati, Villa Tunari e Paractito, e da circa 40 comunità campesine raggiungibili solo attraverso sentieri o percorrendo il fiume.

La situazione
Le famiglie che vivono in questa zona tropicale sono coltivatori di frutta, mais, riso e yuca, che sono la base dell’alimentazione quotidiana. Ma la mancanza di mercati, e ancor prima di strade di collegamento alle comunità fanno sì che il reddito sia molto basso; gli stessi figli vengono avviati al lavoro nel campo per la sopravvivenza familiare.
Anche se la maggioranza dei bambini frequenta la scuola, dopo il tempo scolastico del mattino i ragazzi lavorano con i propri genitori o come venditori ambulanti, rendendo impossibile l’educazione scolastica come lo svolgimento dei compiti e del ripasso, con il disinteresse della famiglia ed il conseguente abbandono scolastico.

Obiettivi del progetto
Il progetto riprende l’obiettivo proposto dalla diocesi di Cochabamba di privilegiare in questi anni interventi verso le famiglie, ed ha come obiettivo di:

1 - appoggiare il processo educativo della famiglia con attività dirette ai ragazzi rafforzando la proposta di valori umani e cristiani;

2 - aiutare i ragazzi rafforzandone la preparazione scolastica mediante attività di recupero ed integrative;

3 - promuovere le relazioni tra le famiglie e la scuola per un intervento educativo concordato con al centro dell’attenzione il ragazzo stesso e aiuti i genitori alle relazioni con i professori.
 
Sviluppo del progetto
In particolare il progetto prevede:

1 - aiuto scolastico nell’esecuzione dei compiti e nel coprire le lacune di lettura, scrittura e comprensione;

2 - attività artistiche, culturali, sportive e ricreative che possano influire positivamente nella crescita dei ragazzi;

3 - aiuto alimentare mediante una merenda-cena diaria (i ragazzi provengono da comunità distanti dal nucleo scolastico e la poca alimentazione influisce nel rendimento scolastico);

4 - attenzione preventiva a problemi di salute mediante l’appoggio di centri medici esistenti.

Dall’analisi della situazione attuale il progetto intende coinvolgere 80 ragazzi iscritti regolarmente alle elementari, di cui si conoscono i livelli di povertà o di difficoltà familiare.
La parrocchia si fa carico della programmazione, coordinamento e responsabilità del progetto, utilizzando le strutture parrocchiali per le attività previste.
L’accompagnamento scolastico sarà affidato a 4 educatori (20 ragazzi ciascuno) che terranno una comunicazione diretta scuola-famiglia, ed ogni mese faranno una verifica del progetto.
 
Inizio e termine del progetto
Il progetto si realizzerebbe a partire dall'anno scolastico, per una durata triennale (febbraio 2005 – novembre 2007)
La possibilità di trovare una cooperazione triennale per il progetto va di pari passo con l’apertura di un piccolo centro artigianale (già attivato) che coinvolge diverse mamme nella produzione di indumenti e artigianato locale: il ricavato di questo lavoro, oltre che essere una fonte di guadagno per le stesse madri, creerà un fondo per sostenere e dare una continuità autonoma a questo progetto.

Preventivo del progetto:
- Buono alimentare (80 ragazzi x 9 mesi x 3 anni) 48.000 pesos
- Educatori (n°4 x 330 pesos x 9 mesi x 3 anni) 35.640 pesos
- Materiale (libri, fotocopie, materiale didattico) 4.500 pesos
- Riunioni con interventi di educatori professionali 6.000 pesos

TOTALE COSTO TRIENNALE = 97.940 pesos, pari a circa 10.500 €uro in tre anni

Dalla lettera di Don Mauro

Carissimi amici,

sono le vivaci voci dei bambini che ogni giorni incontriamo, il loro impegno nel migliorare la lettura e la scrittura, il loro ritrovarsi accompagnati con attenzione e affetto… i testimoni del grazie alla vostra associazione.
Con l’inizio dell’anno scolastico, in collaborazione con la scuola locale e i padri di famiglia, abbiamo fatto di nuovo conoscere il progetto dell’”Apoyo escolar”: stanno partecipando con regolarità 75 alunni che, accompagnati da tre professori, sono aiutati nello svolgimento dei compiti. Per alcuni è già molto trovare una sedia e un tavolo dove poter studiare; per altri è incontrare attenzione e aiuto, per tutti uno spazio e un tempo di impegno e fraternità. E poi la cena che rende gioioso il ritorno a casa, con lo zainetto in spalla e qualcosa in pancia!
Con regolarità mi incontro con i professori per la valutazione e la programmazione; sono professori locali, giovani, che pur con il titolo di maturità non hanno opportunità economiche per proseguire gli studi. E’ ammirevole il loro entusiasmo e servizio.
Con il vostro aiuto abbiamo dotato il Centro di una piccola biblioteca (dizionari, atlanti e libri scolastici suggeriti dalla scuola) e di un computer con programmi educativi.
La comunità intera rende grazie per questo servizio; anche l’Unione Europea, qui presente con programmi alternativi alla coltivazione della coca, ci ha regalato quaderni, lavagne e scaffali.

Con riconoscenza per la vostra generosità vi saluto e affido al Signore la vostra missione.

P. Mauro Palamini


 

 
Pozzo di Mchito - Tanzania

Collaboriamo alla costruzione del Pozzo di MCHITO (Tanzania)

La realizzazione  del nuovo pozzo, che ha avuto un costo complessivo di 24.000,00 euro, da noi totalmente finanziati, è terminata. Il pozzo è funzionante ed eroga acqua.
Grazie alla costruzione di un nuovo pozzo l’intera comunità è stata rifornita di acqua potabile per il consumo civile, zootecnico e irriguo.

PROGETTO CONCLUSO

STATO AVANZAMENTO LAVORI GIUGNO 2006
dalla lettera di Padre Bortolo

Il pozzo di Mchito è ora realtàIl pozzo è terminato e funziona. Spero solo che adesso ci sia tanta responsabilità per portarlo avanti con criterio. Abbiamo cercato, unitamente a quelli del Water Project, di insegnare bene e responsabilizzare il comitato perché il funzionamento proceda bene.
L’esperienza ci insegna ad essere presenti più spesso in modo da aiutare, consigliare e anche sorvegliare e finora sembra che si vada avanti bene.
Un caro saluto a tutti ed un caloroso grazie per aver permesso la realizzazione di questo progetto.
Ciao 
P. Bortolo
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“Aiutaci a finanziare la costruzione di un pozzo laddove la sete miete molte vittime al giorno, per lo più bambini”

Offri quanto il tuo cuore ti suggerisce, l'entità del contributo è libera

Sostieni questo progetto
 
Luogo dell’intervento
Mchito si trova a circa 50 km da Dodoma e circa 32 da Veyula. La popolazione all’ultimo censimento del 2003 si aggirava sui tremila abitanti. Dopo è leggermente diminuita poiché alcuni se ne sono andati a causa della situazione precaria.
L’attività principale è l’agricoltura e un po’ di pastorizia. Se negli anni scorsi la coltivazione di Njugu dava un buon margine di guadagno, in questi ultimi anni la scarsità delle piogge ha fatto precipitare il raccolto e quindi scoraggiato le persone.
Quest’anno i raccolti sono scarsi infatti il mais è seccato per la mancanza di pioggia. 

La situazione
La vita in queste comunità rurali è caratterizzata dalla mancanza di acqua potabile o degli strumenti necessari a una produzione agraria che assicuri il fabbisogno minimo della popolazione. Da questa situazione derivano fame e malattie.

Il pozzo di Mchito in utilizzo attualmente si trova vicino alla Chiesa alla profondità di circa 7-8 metri, ma ormai è secco. Gli abitanti di Mchito sono quindi costretti ad andare al villaggio di Msisi a prendere l’acqua, ad una distanza di circa 5-6 km da fare giornalmente e piedi (solo pochi e fortunati infatti possono andare in bicicletta). Quest’ultimo, realizzato due anni fa, è abbondante d’acqua e… pure di persone che dalla mattina alla sera fanno la fila per approvvigionarsene.

Uno dei diritti fondamentali per la sopravvivenza di ogni essere vivente è l’accesso all’acquaObiettivi del progetto
Uno dei diritti fondamentali per la sopravvivenza di ogni essere vivente è l’accesso all’acqua. La piovosità è insufficiente e circoscritta nel tempo, le tecniche di stoccaggio dell’acqua non sono adeguate al ritmo delle precipitazioni, fiumi e laghi sono stagionali o, in alcune aree, inesistenti. Ciò significa che su gran parte del territorio mancano risorse idriche di superficie. Di qui l’importanza dei pozzi, che sfruttando le falde acquifere sotterranee possono dare da bere a migliaia di persone.
Si stima che potrebbero beneficiare del pozzo di Mchito circa 3.000 persone, ma si può facilmente presumere che saranno molte di più,  richiamate dai di villaggi vicini sprovvisti di pozzi.
Grazie alla costruzione di un pozzo la comunità verrà fornita di acqua potabile per il consumo umano, animale ed agrario. 

Sviluppo del progetto
I risultati del sopralluogo tecnico hanno evidenziato  che l’acqua è disponibile alla profondità di 150 metri  in buona quantità e qualità.

Il progetto prevede:

- scavo del pozzo a 150 metri;
- installazione di una pompa;
- installazione  di un tank di 10.000 litri per la raccolta dell’acqua;
- installazione di  un generatore ed accessori vari al funzionamento.

In Africa la  presenza anche di un solo pozzo può riempire l’aria di canti e musiche gioiose perché l’acqua è forza, ricchezza e speranza per il futuro.

Ringraziamo di cuore coloro che, con il loro contributo, renderanno possibili i traguardi per la realizzazione del pozzo. 

Referente in loco del progetto: Padre Bortolo Pirola (Padre Passionista in Tanzania)


 

 
Pozzo di Makalder - Kenya

Progetto Pozzo per Makalder: non c’è vita senza acqua.

Importo iniziale del Progetto 25.000,00 Euro.
Importo finale del Progetto 30.000,00 Euro, in quanto si è dovuto scavare fino a 185 metri e sono stati acquistati due tank per la raccolta dell’acqua, di cui uno sollevato ad un’altezza di 10 metri.
Precisamente con il vostro aiuto abbiamo raccolto 20.000,00 Euro, mentre un privato ha devoluto direttamente alle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea 10.000,00 Euro.

PROGETTO CONCLUSO

La situazione prima
Alla missione di Makalder, in Kenya, per avere un po’ d’acqua bisognava percorrere 20 km per arrivare al più vicino pozzo. Per l’asilo, il dispensario e la Baby House era indispensabile all’interno del villaggio lo scavo e la costruzione di un pozzo.
 
Il pozzo costruito presso MakalderLa situazione oggi
Grazie al vostro contributo abbiamo portato l'acqua al villaggio di Makalder.
 
La richiesta delle Suore dell'Immacolata
Vi riportiamo la lettera pervenutaci il 30 novembre 2003 da Suor Raffaella, Superiore Provinciale delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, che vi illustra le necessità urgenti di questo intervento.
 
IVREA SISTERS CONGREGATION,    
RELIGIOUS HOUSE – VEYULA,
P.O. BOX 176,
DODOMA – TANZANIA
Makalder, 30 novembre 2003

“Non c’è vita senza acqua!”

S.O.S.:  aiutateci a scavare un Pozzo!
Dona la Tua goccia di sudore,
abbiamo bisogno di 25.000,00 €uro.

MAKALDER, missione sperduta sulle colline del south Nyanza-Kenya. E’ una zona arida, ove sorgenti e pozzi sono un sogno. Per questo villaggio senza acqua non c’è futuro, non ci sono speranze, non c’è vita…
I giovani sono andati altrove in cerca di lavoro e quei pochi rimasti sono invasi dalla peste dell’Aids. In questo villaggio non ci sono più lacrime per piangere.
In questa situazione un po’ drammatica lavoriamo noi “Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea” in collaborazione con i Padri Passionisti.
Da due mesi nelle cisterne ove raccogliamo l’acqua piovana non c’è un goccio d’acqua. Per avere un po’ d’acqua da bere bisogna fare 20 chilometri e per lavare, cucinare “solo” 5 chilometri al fiume con l’asino, ma anche il fiume è quasi prosciugato.
S.O.S.: aiutateci a scavare un POZZO!
E noi come suore d’Ivrea, da 20 anni qui al villaggio di Makalder continueremo ad essere una presenza che assicura maternità e paternità.

GRAZIE per la vostra collaborazione.
A tutti il nostro ricordo e la preghiera
In Cristo Aff.ma Suor Raffaella C. Franzin
Superiore Provinciale

Aprile 2004:  stato avanzamento lavori
I lavori di scavo del pozzo sono iniziati il 16 gennaio 2004, e già a 75 metri di profondità vi era terra bagnata, segno della presenza di qualche vena d’acqua come risultava dalle rilevazioni iniziali.
Lo scavo è continuato con non pochi problemi, in quanto lo strato di roccia ha causato la rottura del puntale del perforatore e la sua sostituzione ha richiesto alcuni giorni.
Finalmente il 31 gennaio, alla profondità di 185 metri, è stata trovata una ricca vena di acqua: riesce a dare 2000 litri/ora di acqua, non poco considerando che la gente era poco speranzosa di trovare acqua in questa zona molto arida.
La notevole quantità di acqua trovata è un segno positivo anche per l’iniziativa Baby House, necessitando di tanta acqua per i piccoli bimbi, segno che è un’iniziativa da sostenere con… coraggio.


 

 
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