Progetti conclusi
Concorso di disegno: L'acqua è...

PROGETTO CONCLUSO


I° Concorso di disegno per Scuole Primarie

L'Acqua è...

primo concorso di disegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La Scuola Primaria A. Manzoni di Lesmo (MB)  ha partecipato a questo progetto "pilota".

concorso di disegno

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 
Pozzo a Hedaru

Pozzo a Hedaru - Mabilioni, Tanzania

PROGETTO CONCLUSO

Filomondo collabora con 6.825 euro

Motivazioni
Il Distretto di Same si trova nella zona più arida della Tanzania, tra la catena montuosa dei monti Pare e la steppa dei Maasai. Le piogge che cadono sporadicamente (e che sono concentrate in pochissime settimane durante l'anno) non sono sufficienti per le necessità della popolazione.

Negli anni si è anche aggiunto il progressivo impoverimento dei pozzi presenti, aggiungendo nuove difficoltà ad una situazione già difficile. In questo contesto opera la Comunità dei Fratelli di Gesù il Buon Pastore, una comunità Cattolica locale.

Descrizione del progetto
Il progetto prevede lo scavo di un pozzo per l'acqua potabile in località Mabilioni con la costruzione di una cisterna e di una piccola rete distributiva (rubinetti) per poter rendere accessibile l'acqua agli abitanti del villaggio di Mabilioni e al piccolo Dispensario (già costruito dai Fratelli di Gesù il Buon Pastore)

I "Fratelli di Gesù il Buon Pastore" sono una congregazione nata in seno alla Diocesi di Same molto recentemente. Ad oggi è composta da 6 Fratelli e da alcuni ragazzi che stanno seguendo un percorso di formazione per poterlo diventare.

Uno di questi fratelli è anche parroco della parrocchia di Hedaru, Mabilioni e Saweni, una parrocchia che conta una popolazione di circa 20.000 persone (popolazione Maasai esclusa) distribuita lungo un tratto di strada lunga 10 km.

I Fratelli hanno come carisma la vicinanza ai poveri e l'Evangelizzazione. 
Tra i vari progetti che portano avanti c'è la recente inaugurazione di un dispensario in Località Mabilioni, il sostentamento agli anziani e agli ammalati (senza discriminazione di etnia o religione), un progetto per lo sviluppo della tecnica di irrigazione "drop io drop ", un progetto di sviluppo di allevamento polli e altri piccoli-medi progetti rivolti allo sviluppo sociale ed economico della zona e della popolazione locale.

Ubicazione
Località Mabilioni Parrocchia di Hedaru - Distretto di Same Regione del Kilimanjaro - Tanzania

Responsabili del progetto:
Brothers of Jesus the Good Shepherd
P.O.Box 77 - Hedaru- Same, Tanzania

referente: Alberto Varisco

 

Ciao a tutti.

Come promesso comincio ad inviarvi un paio di fotografie che mi ha inviato via mail fr. Moses.
Sono relative al pozzo che ci avete aiutato a scavare.

Le foto sono relative alla seconda fase del progetto (la prima è lo studio del territorio per individuare i punti dove c'è possibilità di trovare l'acqua): la trivellazione, la pulizia e i test di pompaggio dell'acqua per capire se è una buona vena.

 

 

In una terza fase si procede all'inserimento nel pozzo della pompa,  alla posa di tubi vari e dei rubinetti, alla costruzione di una "casetta" attorno al foro (in modo da evitare che vi entrino animali o sostanze inquinanti) e alla costruzione del basamento in cemento per la cisterna e al suo posizionamento.

A Maggio, al mio rientro dal viaggio ad Hedaru, vi manderò altre foto del pozzo o, se vi fa piacere, possiamo vederci e vi racconto un po' cosa stanno facendo i Fratelli.

Ancora una volta, anche a nome loro e del Vescovo della Diocesi di Same, vi ringrazio per questo vostro gesto di carità nei confronti dei nostri fratelli. A presto.
Alberto

 


 

 

 

 
Scuola a Veyula

PROGETTO CONCLUSO

Ampliamento scuola a Veyula


St. Gabriel Technical School, Veyula (Dodoma, Tanzania).
E' una scuola professionale tenuta dal Padri Passionisti che, con l’aiuto delle suore di Ivrea, offre ai giovani (80 con 12 maestri) corsi triennali per ottenere il diploma in falegnameria, sartoria e carpenteria meccanica ed inoltre offre a tutti (giovani e adulti esterni) brevi corsi di computer (10 alunni con un maestro).

Descrizione del progetto
"Proposta di estensione dei St. Gabriel Technical School per includere la Scuota Secondaria". Questo progetto consiste nella costruzione di 4 aule, di un ufficio ed un ambiente per i maestri, di un piccolo magazzino e dei servizi, come si può vedere dal disegno allegato.
E' un'estensione della Scuola Professionale già esistente per realizzare al suo interno l'ambiente per l'insegnamento della Scuola Secondaria dalla 1a alla 4a classe.

Motivazioni
il governo dei Tanzania ha stabilito che dal 2011 per ottenere qualsiasi diploma di scuola professionale bisogna conseguire prima il diploma di scuola secondaria, in pratica:
- finora, per accedere ai diploma di scuola professionale era sufficiente aver frequentato le elementari.
- da ora in poi invece, per accedere al diploma di scuola professionale è necessario avere conseguito prima li diploma di scuola secondaria
Con questo nuovo sistema di scuola, si può ottenere il diploma professionale in due vie:
- frequentando, dopo le elementari, i quattro anni di scuola secondaria e poi conseguire il diploma professionale.
- oppure (come è nel nostro caso) frequentare insieme scuola professionale (al mattino) e scuola secondaria (al pomeriggio): questo metodo esige certamente più sacrifici da parte degli alunni, ma offre loro una via più breve per raggiungere la maturità professionale.

A Filomondo, da sempre sensibile al problema dell’educazione, chiediamo l'aiuto di 17.720 euro per dare inizio al lavoro di questa opera e alla realizzazione delle sue fondamenta.

Responsabili del progetto    P. Aloyce Babene e Sr. Rosaria Mancuso
Passionist Fathers - Veyula
P. 0. Box 990 Dodoma (Tanzania).

Viene utilizzato per questo progetto la somma totale del 5x1000 dell'anno 2006 (dichiarazione 2007) pari a euro 18.293,49


 
Che tappi raccogliere

Che tappi raccogliere

Per fare un pozzo.. ci vuole un tappo!

Un modo concreto per contribuire ai progetti dell'Associazione Filomondo è quello della raccolta dei tappi di plastica. Un gesto semplice ma molto significativo e oltrettuto "ecologico" che ci aiuta a comprendere il valore del dono del superfluo e del recupero degli scarti della nostra società moderna e tecnologica.

L'Associazione Filomondo Onlus ringrazia sentitamente tutti coloro che hanno partecipato e stanno partecipando alla raccolta di tappi in plastica da "convertire" in aiuti concreti da realizzare nelle zone più povere dell'Africa.
Tutti i progetti portati a termine e quelli in corso di realizzazione dall'Associazione Filomondo sono consultabili nell'apposita sezione accessibile dal menù di navigazione qui a lato.

L'Associazione Filomondo ti invita a promuovere la raccolta di tappi presso amici, luoghi di lavoro, condomini, scuole ed esercizi commerciali. I tappi di plastica raccolti, una volta macinati, verranno consegnati ad aziende di riciclaggio di plastica e il ricavato servirà per sostenere la realizzazione di pozzi in Tanzania e Kenya.

Per conoscere i punti di raccolta ed i responsabili di zona, è possibile contattare la Onlus utilizzando la form disponibile nell'area contatti, o direttamete all'indirizzo di posta elettronica info@filomondo.orgQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot, abilitare Javascript per vederlo .

Che tipi di tappi raccogliere?
Solamente i tappi delle bottiglie di plastica in PE (polietilene), e in PP (polipropilene), ovvero i tappi delle bottiglie di acqua, gassosa, aranciata, latte, succhi di frutta e dei detersivi puchè siano puliti. Gli altri tappi di plastica non devono essere raccolti, così come i tappi metallici a vite e a corona e di sughero.

Perchè solo questi tappi?
Esistono molti tipi di plastica utilizzati per stampare i tappi (polietilene, polipropilene, polistirolo, pvc…) che quindi hanno caratteristiche diverse e per questo non possono essere mischiati nel processo di riciclaggio. Inoltre sopra i tappi del caffè, della nutella o d’altro ci possono essere le etichette; e ancora sotto i tappi spesso resta del residuo di prodotto. Tutto ciò pregiudica la qualità del riciclaggio dei tappi. Infine il metallo è dannoso per le macchine dei reparti di riciclaggio e rende inutilizzabile il prodotto.


 
Pozzo a Veyula

PROGETTO CONCLUSO

Manutenzione pozzo Casa Religiosa P. Passsionisti di Veyula

P. Cesare Pozzobon dei Padri Passionisti ci ha chiesto un aiuto per il rifacimento e manutenzione del pozzo nella casa Parrocchia di Veyula, villaggio vicino a Dodoma, in Tanzania.

Descrizione del Progetto:
- rimozione dal pozzo (prof. mt. 170) della pompa e motore che sono a 120 mt. di profondità.
- acquisto e installazione  nel pozzo di una nuova pompa e motore a immersione.

Motivazioni:
Pompa e motore si sono logorati dall'uso, essendo in funzione dal 1996.
L'acqua estratta da questo pozzo serve la comunità religiosa, il Seminario Passionista e la povera gente di Veyula che, solo quì, ha la possibilità sempre e gratuitamente di attingere acqua potabile.

Filomondo collabora con 4.470 euro

 

donne attingono acqua alla fontanellaabitanti del villaggio di Veyla in coda per l'acqua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 
Pozzo a Veyula Parrocchia

PROGETTO CONCLUSO

Manutenzione pozzo Parrocchia di Veyula

P. Francesco Breda dei Padri Passionisti ci ha chiesto un aiuto per il rifacimento e manutenzione del pozzo nella Parrocchia di Veyula, villaggio vicino a Dodoma, in Tanzania.

Filomondo collabora con 4.000 euro

sostituzione vecchia pompa

l'acqua sgorga allegramente dal pozzo restaurato

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 
Emergenza Fame

PROGETTO CONCLUSO

EMERGENZA FAME A MLOWA regione di DODOMA in Tanzania               ...il tuo aiuto anche con il 5X1000

Abbiamo ricevuto questo messaggio di richiesta emergenza il tuo aiuto anche con il 5X1000
per fame da P. Cesare, Missionario Passionista col quale
collaboriamo da oltre 30 anni

1.02.2010     Oggi prima domenica del nostro cammino quaresimale…
Ho ricevuto un messaggio da P. Josaphat, parroco uscente (in settimana gli subentrerà P. Willfred) di Mlowa Bwawani.
Mi ha scosso, per questo lo vorrei subito condividere con voi e gli amici di FILOMONDO.
Il testo tradotto, suona così:
"Qui a Mlowa c'è il problema della fame che sta diventando sempre più grave. Alcune famiglie sono già allo stremo. 
Ieri un bambino è morto di fame.
Chiediamo aiuto per le famiglie più bisognose" Questo è infatti il tempo più critico per questa nostra gente nei riguardi della fame: i raccolti non sono ancora pronti nei campi (incominceranno ad esserlo per fine marzo-primi di aprile) e la granaglia dello scorso anno (che è stato un anno di magra) è già finita in casa...
Subito domani mattina riempirò una Land Rover con una dozzina di sacchi di granoturco e gliela farò avere, poi in settimana cercherò il modo per attivare un aiuto più consistente.
Ti chiedo di essere portavoce presso FILOMONDO di questo grido di aiuto che arriva da Mlowa... se potete aiutateci!
Con tanti saluti nel Signore che, in alcune occasioni, ha sfamato anche gli affamati,

P. Cesare Pozzobon CP


Filomondo ha già inviato 5.000,00 € per un primo soccorso.
Chi volesse contribuire con la propria generosità può mandare il proprio aiuto a:

Associazione Filomondo Onlus
Via Marconi, 13 20050 Lesmo MI

attraverso:
- Versamento su c/c postale n. 4939 0545
- Bonifico bancario presso Banca Poste Italiane SpA
Coordinate Bancarie (IBAN) IT 27 I 07601 01600 000049390545

Causale: EMERGENZA FAME A MLOWA


 
Progetto "sistema idrico per Haro Shanko-Etiopia"

Progetto "Sistema idrico gravitazionale per le Comunità di Haro Shanko in Etiopia

Il progetto si è concluso: leggete il report nel file .pdf (2,58MB)

Dall'Associazione CVM - Comunità Volontari per il Mondo,  www.cvm.an.it ci è pervenuta la richiesta di collaborazione per la costruzione di un impianto idrico, con sistema gravitazionale, per le Comunità di Haro Shanko, zona East Wollega, regione Oromia, in Etiopia.

Filomondo sostiene questo progetto con 15.000 Euro

L’area di progetto si trova nella woreda di Leka Dulecha, zona dell’East Wollega, nella parte centro-occidentale dell’Etiopia. La municipalità oggetto di intervento, Haro Shanko, si trova a circa 38km dal capoluogo di woreda (Getema), è accessibile da essa solo attraverso delle piste percorribili durante la stagione secca e a piedi per gli ultimi 3 km.
La mancanza di acqua potabile è il problema principale della zona. In tutta la municipalità esistono 6 sorgenti di cui solo due perenni,sorgente esistente in zona di cui una difficilmente raggiungibile perché posta in una gola, nessuna di queste protetta. Attualmente gli abitanti dell’area impiegano circa 90 min per approvvigionarsi di acqua con taniche generalmente di 15-20 litri portate sulle spalle.
Durante la stagione secca la maggior parte degli abitanti della zona si rifornisce ad un vicino ruscello perché l’unica sorgente disponibile è troppo lontana da raggiungere.

La municipalità può contare anche di una scuola primaria (350 studenti e 5 insegnanti), di un presidio sanitario e di un centro di formazione per agricoltori. Tutte queste istituzioni non sono però provviste di punti di distribuzione acqua.
I principali problemi legati alla scarsità di acqua potabile che si riscontrano nella zona sono: il grande dispendio di energie e tempo dedicati all’approvvigionamento idrico anziché a della attività produttive;
l’alta incidenza i malattie idro-trasmissibili (tifo, diarrea, infezioni degli occhi, ecc.) che costringe la popolazione ad alte spese per medicinali nonché ne riduce la produttività in un contesto già molto povero.
La difficile posizione delle sorgenti mette in difficoltà ed in pericolo bambini e donne, in particolare se gravide, che sono tradizionalmente addette alla raccolta dell’acqua.donna attinge acqua a una  sorgente
Il progetto mira a coinvolgere 10 villaggi della municipalità di Haro Shanko, per un totale di 169 famiglie (1014 abitanti) per fornire loro dei punti di distribuzione d’acqua facilmente accessibili nonché rifornire la scuola e il presidio sanitario.

Obiettivo generale
Migliorare le condizioni di vita degli abitanti della zona, facilitando l’accesso all’acqua potabile attraverso la costruzione di un impianto gravitazionale e formando la comunità ad un uso consapevole dell’acqua e alla conservazione dell’impianto.

Attività
Al centro dell’intervento sono le comunità che dovranno provvedere a tutta l’operatività del progetto ricevendo dall’esterno solamente i materiali e input tecnici da alcune persone qualificate.
La filosofia del progetto è quella di massimizzare gli input locali, limitando al minimo indispensabile gli apporti esterni.
Il progetto conta di 2 componenti di base: la parte infrastrutturale e la parte educativa e di animazione.
− La componente educativa prevede interventi mirati alla sensibilizzazione sulle problematiche igieniche e sanitarie, intervenendo: su gruppi di donne, con la formazione di comitati di gestione e di addetti alla esempio di serbatoio già esistente in zonasupervisione e manutenzione degli impianti.esempio di captazione sorgente già esistente in zona

 

 

 

 

 


− La componente infrastrutturale prevede la costruzione di un’opera di captazione di una sorgente, la connessione con un punto serbatoio di circa 15m3, una linea di condotte con 4 punti di distribuzione d’acqua. Saranno inoltre costruiti lavatoi per agevolare le donne nel bucato ed evitare che si rechino al fiume per questa operazione mettendo a rischio la propria salute e sicurezza.
Verranno inoltre costruiti degli abbeveratoi per gli animali per migliorare la produttività degli allevamenti e facilitare la divisione sei punti di approvvigionamento umano e animale, diminuendo così il rischio di contaminazione delle risorse.

Formazione

Formazione dei membri del Comitato per la gestione dell’impianto (5 persone)

Prima di avviare qualunque intervento è di fondamentale importanza la formazione di un Comitato per lagestione dell’impianto (WATSAN). Tale comitato è costituito di solito da 5 membri (di cui almeno 2 devono essere donne). In questo momento iniziale vengono definite le responsabilità dei vari membri del comitato in una breve sessione di formazione.
Il comitato rappresenta la comunità beneficiaria nella stipulazione dell’accordo con l’ONG per la realizzazione dell’impianto, la raccolta del contributo spettante alla comunità, e il coordinamento della partecipazione e della successiva presa in consegna dell’impianto stesso.
I componenti del Comitato per l’Acqua parteciperanno a 3 giorni di formazione sui seguenti temi:
- Stabilire le procedure appropriate di gestione dei sistemi idrici.
- Importanza della suddivisione delle responsabilità e compiti al suo interno.
- Determinare tariffe per la fornitura dell’acqua compatibili con le possibilità della comunità ma che possano essere anche fonte di autofinanziamento, in modo da poter coprire i costi di ogni eventuale e imprevisto bisogno di manutenzione.
- Lavorare in stretto contatto e seguire le persone incaricate della manutenzione dell’impianto.
- Educazione alla salute, malattie idro-tramissibili, ed igiene.


Formazione dei manutentori dell’impianto (2 persone)

Saranno selezionate tra i beneficiari due persone, possibilmente una donna ed un uomo, che saranno addetti alla manutenzione dell’ impianto. La selezione, in collaborazione con il comitato per la gestione dell’impianto, dovrà avvenire già nella fase preparatoria dell’impianto in modo che le persone scelte possano seguirne la costruzione. Gli addetti alla manutenzione dovranno seguire un apposito corso con i seguenti obiettivi:
-  Comprendere l’importanza di lavorare in piena collaborazione con il comitato per l’acqua, in modo da assicurare il buon funzionamento dei sistemi e da intraprendere un lavoro di manutenzione ordinaria di routine.
-  Conoscere semplici elementi di idraulica e muratura per piccole riparazioni alle opere di presa di una sorgente e manutenzione del sistema
-  Organizzare un sistema di controllo e raccolta dati sulla produttività della sorgente e l’utilizzo dell’acqua
-  Conoscere l’importanza di mantenere pulita la zona intorno alla sorgente e i punti di distribuzione, mantenere la recinzione e deviare eventuali infiltrazioni contaminanti.
-  Mantenere i contatti con l’Ufficio Zonale dell’Acqua tramite il Comitato per la gestione dell’impianto per segnalare eventuali problemi che possano ridurre la sicurezza e la funzionalità della sorgente e del relativo impianto di distribuzione.

Seminari per le donne (20 donne)

E’ importante che alle donne venga concessa l’opportunità di affrontare la propria situazione e farsi promotrici di cambiamento. Inoltre sono loro ad occuparsi della cura della casa e della famiglia, sono quindi le prime a poter a poter portare un reale cambiamento nelle condizioni igienico-sanitarie. La formazione verterà su argomenti quali: la cultura e la posizione delle donne, l’igiene e la salute, l’acqua potabile, i diritti delle donne. Saranno altre donne a dare gli input della formazione e i corsi saranno totalmente condotti da donne, in modo da permettere la condivisione di esperienze, porre domande e non essere inibite dalla presenza di uomini. L’obiettivo sarà quello di creare le premesse per la costituzione di un piccolo gruppo informale di donne all’interno delle comunità nella quale è stato costruito un sistema idrico. Le donne potranno successivamente partecipare nel lavoro di rete con fiducia, e a livello comunitario potranno partecipare ad altre attività, come risultato dello sviluppo del proprio attivo coinvolgimento nella realizzazione dei sistemi idrici.

Promozione dell'utilizzo di latrine

Uno degli aspetti più importanti per la prevenzione delle malattie idro-trasmissibili è l’appropriata eliminazione dei rifiuti umani. Questo è un aspetto molto critico dell’Etiopia, in quanto solamente l’38% della popolazione utilizza appropriate strutture igieniche. Affianco all’istruzione, quindi, la promozione di appropriate strutture igieniche per l’adozione di semplici latrine è essenziale.
Durante i momenti di formazione e animazione verrà promosso fortemente l'utilizzo delle latrine, fornendo anche supporto alla costruzione. Le latrine verranno costruite con materiali reperibili in loco seguendo gli standard etiopi sulle pit latrine e per le famiglie disposte a contribuire al costo verranno costruiti degli slab in cemento armato per renderle più durature.

Attività di costruzione

Le attività di costruzione verteranno nella protezione e captazione della sorgente selezionata, in questo caso nella sorgente di “Olobe”, la sorgente scelta è una delle due perenni presenti nella kebele, non è stato possibile misurarne l’esatta produttività ma si stima essere 0,3-0,5 l/s; essa sarà misurata una volta completata la struttura di captazione. Il punto di emergenza verrà quindi bonificato e valorizzato, in seguito opportunamente canalizzato. Si presterà particolare attenzione e cura a non ostruire il flusso dinamico dell’acqua. La camera di raccolta viene realizzata in cemento armato e muratura ed è provvista di un tubo di troppo pieno, un tubo di svuotamento e una linea di distribuzione adeguata. Il tubo di distribuzione condurrà verso il serbatoio in struttura mista (muratura e cemento armato), da cui dipartirà la linea di condotte con i 4 punti di distribuzione di cui uno entro il compound della scuola.
Lavatoi e abbeveratoi in muratura di pietra e rifiniti in superficie con malta fine saranno costruiti in prossimità dei punto di distribuzione ove richiesti dalla comunità.
Durante le attività di costruzione le comunità locali contribuiranno alla realizzazione del sistema idrico nei seguenti modi:
- con il proprio lavoro: in particolare saranno addetti alla pulizia del sito e della zona di sorgente fino al riconoscimento dello strato impermeabile, allo scavo delle trincee di posa delle condotte
- se reperibile in loco, con la raccolta/fornitura del materiale da costruzione (pietre sabbia e ghiaia)
- con la fornitura di un magazzino per l’equipaggiamento e le attrezzature

Valutazione di impatto

I beneficiari dell’intervento saranno 169 famiglie della kebele di Haro Shanko e i 350 studenti della scuola primaria.
Come verificatosi in altre zone ove l’intervento è già stato svolto, il Comitato per la gestione dell’impianto sarà in grado di gestire e di effettuare la manutenzione del sistema idrici costruiti e la responsabilità dello stesso è affidata a loro. Questo li coinvolgerà quali attori efficaci nella gestione delle problematiche comunitarie. La realizzazione di tale obiettivo specifico contribuirà fortemente all’obiettivo generale del soddisfacimento del bisogno idrico della popolazione interessata dall’intervento. La conoscenza e la consapevolezza di una situazione contribuiscono a cambiare gli atteggiamenti riguardo a questa e conseguentemente ne comportano un miglioramento. Infatti quando le persone sono a conoscenza del problema e delle sue conseguenze, possono effettuare delle scelte diverse e appropriate per la propria salute.
L’esperienza svolta in questi anni nelle comunità nelle quali si è riusciti ad avere acqua potabile e si è coinvolta la popolazione direttamente e attraverso i comitati per la gestione degli impianti, ha dimostrato che
esiste un effetto moltiplicatore di questo processo di creazione della fiducia. Questi comitati sviluppano la capacità di intervenire anche su altre problematiche che limitano lo sviluppo della comunità, quando le condizioni particolari lo consentono.
Altro aspetto importante è che il sistema idrico costruito contribuirà a ridurre il pericolo delle malattie collegate all’acqua malsana, perché la protezione di una sorgente limita il rischio di contaminazione dell’acqua, ne aumenta inoltre la produttività. La costruzione di punti di distribuzione riduce i tempi di percorrenza e quindi comporterà per le donne e i bambini un notevole risparmio innanzi tutto in termini di tempo e forze spesi per la raccolta dell’acqua, che potranno in seguito utilizzare, per la cura della famiglia, della casa, dei componenti malati, per la scuola e per altre attività redditizie. La riduzione dei costi per le cure delle malattie idro-trasmissibili aumenterà la disponibilità economica delle famiglie.
La produttività migliorerà grazie al miglioramento delle condizioni sanitarie, aumenteranno le entrate da quelle attività che dipendono dalla disponibilità d’acqua (es: allevamento, orticoltura, utilizzo di mulini ad acqua per la macinatura). La disponibilità d’acqua a livello di comunità porterà ad un consistente miglioramento della vita dei beneficiari rurali.
Il rapporto che si instaurerà con gli organi governativi contribuirà alla realizzazione degli obiettivi del progetto, costruendo il supporto istituzionale alle comunità, necessario quando l’intervento si concluderà.

Responsabile del progetto in Italia: Attilio Ascani
Responsabile del progetto in Etiopia: Ing. Rubert Anna


 

 
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