Foyer Ekabana accoglienza e aiuto PDF Stampa E-mail
Scritto da gianpietro   
Sabato 27 Gennaio 2018 14:24

Accoglienza e aiuto alle bambine del Foyer Ekabana

Riceviamo da Bukavu RDC, da Sr. Natalina Isella, una richiesta di aiuto per l'accoglienza e sostegno alle bambine del centro Foyer Ek'abana.

Presentazione delle attività del Foyer Ek'abana

Il foyer Ek'abana nasce nel 2002 da un bisogno identificato "sulle strade" della città di Bukavu; infatti decine di bambine e bambini vivevano in situazioni di forte disagio sociale: minori abbandonati a loro stessi a causa della negligenza e/o povertà dei genitori, esposti al vagabondaggio e alla mendicità, rischiando di diventare vittime di un sistema sociale insicuro e pericoloso. sr. Natalina con alcune collaboratriciNatalina Isella fu interpellata per dare una risposta a questo problema per offrire loro un luogo protetto dove potessero essere accolti. Così ha preso in affitto una casetta ed ha iniziato l'accoglienza delle prime ragazzine, che vivevano in strada perché accusate di essere delle streghe e per questo cacciate dalla famiglia di origine. Negli anni oltre alle bambine accusate di stregoneria si sono aggiunti bambini con gravi problemi familiari (genitori psichiatrici, in carcere, madri prostitute sulle strade...etc.). Attualmente il foyer accoglie una trentina di minori, ma nel corso di questi 15 anni ne ha accolti 422. il Foyer Ek'abana propone un percorso di sviluppo psico-socio-affettivo, educativo e spirituale che non ha potuto realizzare nella famiglia di origine, tutto questo vissuto in un contesto di vita semplice e familiare. Infatti, gli obietti salienti del lavoro educativo svolto nel foyer sono i seguenti:

=> assicurare al minore un'atmosfera familiare, costituita da fiducia, affetto, comprensione e perdono;

=> educare all'onestà, al rispetto reciproco e al senso del lavoro e della fatica;

=> guidare in un percorso di scoperta di sé stessa, al fine di sviluppare le capacità di resilienza utili per affrontare il suo avvenire;

=> accompagnare in un percorso di de-traumatizzazione e di autonomia in vista di un suo reinserimento familiare e sociale.

=> sostenere la scolarizzazione o una formazione professionale al fine di riscattarsi attraverso la promozione sociale ed economica

Per meglio favorire la re-inserzione sociale per quei minori che non possono rientrare nella famiglia ha dato vita un movimento di famiglie S.E.D.I. (soccorso all'infanzia vulnerabile) che accettano d'accogliere nella loro famiglia un minore per 3/5 anni o più. Nel 2017 sono stati inseriti 18 minori.

Negli anni il Foyer Ek'abana ha risposto anche ad altri bisogni emergenti quali per esempio: il lavoro minorile. Infatti, ha istituto un progetto chiamato "Mai- Mihogo" (bambine/i che barattano dell'acqua in cambio un po' di farina di manioca) spinti a svolgere questa "attività lavorativa" dalle condizioni di estrema povertà della famiglia di origine, questo progetto che coinvolge più di 1.500 minori di età dai 7 ai 15 anni in un percorso di prima alfabetizzazione, scolarizzazione e recupero scolastico.

Il foyer Ek'abana si è avvicinato anche a mondo della prostituzione e della devianza, proponendo un percorso di Formazione nel taglio e cucito alle ragazze che accettano di abbondare la strada, al fine di acquisire nuove competenze per guadagnarsi la vita in maniere onestà. Ogni anno segue circa 80 ragazze tra i 16 ed i 25 anni, offrendo loro anche una formazione generale di base sulle buone pratiche di vita familiare, sociale e sanitaria. Al termine del corso, della durata di un anno, consegna a chi ottiene la sufficienza, una macchina da cucire per incoraggiarla ad avviare la sua attività. Dal 2008 ad oggi sono più di 500 le ragazze che hanno frequentato il corso e 320 coloro che hanno ricevuto la macchina da cucire.

Per aiutare a marginare certi aspetti di disagio sociale organizza durante l'anno, nelle parrocchie con cui collabora. Incontri di sensibilizzazione su diversi temi d'attualità quali per esempio: La stregoneria non è cosa da bambini. La protezione dell'infanzia ed i diretti dei bambini, l'alcool e le sue conseguenze sulla vita sociale e sulla salute, la giustizia popolare, etc.,

 

 

Sono centinaia le persone che partecipano a questi incontri.

Inoltre, per rispondere alle esigenze di aumentare il reddito di molte famiglie dei bambini Mai Mihogo ha istituito un fondo per il microcredito, che può essere in dollari per avviare una piccola attività oppure un prestito di piccoli animali domestici (galline, conigli, porcellini d'india e maialini) una volta che si sono riprodotti la coppia "generatrice" viene restituita per essere affidata ad un'altra famiglia e così via. Attualmente i due tipi di micro credito vedono coinvolte più 400 famiglie.

Per tutte queste attività si cerca di coinvolgere la comunità di base affinché si responsabilizzi e sia in grado di far proseguire autonomamente le suddette attività: poiché se ciascuno è "fedele" nel rimborso si dovrebbe originare un "circolo virtuoso" in grado di generare ed assicurare dei piccoli guadagni. Quindi ora che la comunità di base è coinvolta e partecipe occorre che prenda a poco a poco consapevolezza delle sue potenzialità al fine di assumersi la responsabilità personale e comunitaria. Tuttavia, per tutto questo bisogna prendere a cuore il monitoraggio degli interventi e talvolta occorre cominciare nuovamente. A noi è richiesto di non stancarsi mai, di avere la forza di ricominciare ogni volta; di continuare a sperare che con la fiducia nel Signore e nella gente le attività possano proseguire per il bene di ciascuno e della collettività.

Importo del progetto: 13.103,00 $

Filomondo contribuisce con 9.160,00 $

Referente del progetto: sr. Natalina Isella (Istituto secolare Discepole del Crocifisso)



 

 

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